Michelangelo Buonarroti - Rime
274. Deh fammiti vedere in ogni loco!
Deh fammiti vedere in ogni loco!
Se da mortal bellezza arder mi sento,
appresso al tuo mi sarà foco ispento,
e io nel tuo sarò, com’ero, in foco.
Signor mie caro, i’ te sol chiamo e ’nvoco5
contr’a l’inutil mie cieco tormento:
tu sol puo’ rinnovarmi fuora e drento
le voglie e ’l senno e ’l valor lento e poco.
Tu desti al tempo, Amor, quest’alma diva
e ’n questa spoglia ancor fragil e stanca10
l’incarcerasti, e con fiero destino.
Che poss’io altro che così non viva?
Ogni ben senza te, Signor, mi manca;
il cangiar sorte è sol poter divino.
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Michelangelo Buonarroti - Rime 274. Deh fammiti vedere in ogni loco! Deh fammiti vedere in ogni loco! Se da mortal bellezza arder mi sento, appresso al tuo mi sarà foco ispento, e io nel tuo sarò, com’ero, in foco. Signor mie caro, i’ te sol chiamo e ’nvoco5 contr’a l’inutil mie cieco tormento: tu sol puo’ rinnovarmi fuora e drento le voglie e ’l senno e ’l valor lento e poco. Tu desti al tempo, Amor, quest’alma diva e ’n questa spoglia ancor fragil e stanca10 l’incarcerasti, e con fiero destino. Che poss’io altro che così non viva? Ogni ben senza te, Signor, mi manca; il cangiar sorte è sol poter divino.