Michelangelo Buonarroti - Rime
259. Ben può talor col mie 'rdente desio
Ben può talor col mie ’rdente desio
salir la speme e non esser fallace,
ché s’ogni nostro affetto al ciel dispiace,
a che fin fatto arebbe il mondo Iddio?
Qual più giusta cagion dell’amart’io5
è, che dar gloria a quella eterna pace
onde pende il divin che di te piace,
e c’ogni cor gentil fa casto e pio?
Fallace speme ha sol l’amor che muore
con la beltà, c’ogni momento scema,10
ond’è suggetta al variar d’un bel viso.
Dolce è ben quella in un pudico core,
che per cangiar di scorza o d’ora strema
non manca, e qui caparra il paradiso.
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Michelangelo Buonarroti - Rime 259. Ben può talor col mie 'rdente desio Ben può talor col mie ’rdente desio salir la speme e non esser fallace, ché s’ogni nostro affetto al ciel dispiace, a che fin fatto arebbe il mondo Iddio? Qual più giusta cagion dell’amart’io5 è, che dar gloria a quella eterna pace onde pende il divin che di te piace, e c’ogni cor gentil fa casto e pio? Fallace speme ha sol l’amor che muore con la beltà, c’ogni momento scema,10 ond’è suggetta al variar d’un bel viso. Dolce è ben quella in un pudico core, che per cangiar di scorza o d’ora strema non manca, e qui caparra il paradiso.