Michelangelo Buonarroti - Rime
105. Non vider gli occhi miei cosa mortale
Non vider gli occhi miei cosa mortale
allor che ne’ bei vostri intera pace
trovai, ma dentro, ov’ogni mal dispiace,
chi d’amor l’alma a sé simil m’assale;
e se creata a Dio non fusse equale,5
altro che ’l bel di fuor, c’agli occhi piace,
più non vorria; ma perch’è sì fallace,
trascende nella forma universale.
Io dico c’a chi vive quel che muore
quetar non può disir; né par s’aspetti10
l’eterno al tempo, ove altri cangia il pelo.
Voglia sfrenata el senso è, non amore,
che l’alma uccide; e ’l nostro fa perfetti
gli amici qui, ma più per morte in cielo.
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Michelangelo Buonarroti - Rime 105. Non vider gli occhi miei cosa mortale Non vider gli occhi miei cosa mortale allor che ne’ bei vostri intera pace trovai, ma dentro, ov’ogni mal dispiace, chi d’amor l’alma a sé simil m’assale; e se creata a Dio non fusse equale,5 altro che ’l bel di fuor, c’agli occhi piace, più non vorria; ma perch’è sì fallace, trascende nella forma universale. Io dico c’a chi vive quel che muore quetar non può disir; né par s’aspetti10 l’eterno al tempo, ove altri cangia il pelo. Voglia sfrenata el senso è, non amore, che l’alma uccide; e ’l nostro fa perfetti gli amici qui, ma più per morte in cielo.