Michelangelo Buonarroti - Rime
272. Tornami al tempo, allor che lenta e sciolta
Tornami al tempo, allor che lenta e sciolta
al cieco ardor m’era la briglia e ’l freno;
rendimi il volto angelico e sereno
onde fu seco ogni virtù sepolta,
e ’ passi spessi e con fatica molta,5
che son sì lenti a chi è d’anni pieno;
tornami l’acqua e ’l foco in mezzo ’l seno,
se vuo’ di me saziarti un’altra volta.
E s’egli è pur, Amor, che tu sol viva
de’ dolci amari pianti de’ mortali,10
d’un vecchio stanco oma’ puo’ goder poco;
ché l’alma, quasi giunta a l’altra riva,
fa scudo a’ tuo di più pietosi strali:
e d’un legn’arso fa vil pruova il foco.
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Michelangelo Buonarroti - Rime 272. Tornami al tempo, allor che lenta e sciolta Tornami al tempo, allor che lenta e sciolta al cieco ardor m’era la briglia e ’l freno; rendimi il volto angelico e sereno onde fu seco ogni virtù sepolta, e ’ passi spessi e con fatica molta,5 che son sì lenti a chi è d’anni pieno; tornami l’acqua e ’l foco in mezzo ’l seno, se vuo’ di me saziarti un’altra volta. E s’egli è pur, Amor, che tu sol viva de’ dolci amari pianti de’ mortali,10 d’un vecchio stanco oma’ puo’ goder poco; ché l’alma, quasi giunta a l’altra riva, fa scudo a’ tuo di più pietosi strali: e d’un legn’arso fa vil pruova il foco.