IN ITALIAN:
Tema gli dèi
la stirpe umana.
Stringono il potere
in mani eterne,
e possono usarlo
a loro arbitrio.
Duplice sia il timore
di chi inalzano.
Su picchi e nubi
i seggi sono pronti
a tavole d'oro.
Se sorge un dissidio
precipitano gli ospiti,
vilipesi e oltraggiati
negli abissi notturni,
e invano aspettano in ansia,
legati nelle tenebre,
un equo giudizio.
Ma quelli, quelli restano
in eterni festini,
a tavole d'oro.
Muovono il passo
da montagna a montagna,
a loro da fonde voragini
vapora il respiro
di soffocati Titani,
simile a odori di vittime,
una nube leggera.
Distolgono i dominatori
l'occhio benedicente
da stirpi intere,
e schivano di vedere
nel nipote i tratti
un tempo amati dell'avo,
che parlano muti.
Così cantavano le Parche!
Ascolta il proscritto
in caverne notturne,
il vegliardo, i canti;
pensa ai figli e nipoti
e scuote la testa.
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IN ITALIAN: Tema gli dèi la stirpe umana. Stringono il potere in mani eterne, e possono usarlo a loro arbitrio. Duplice sia il timore di chi inalzano. Su picchi e nubi i seggi sono pronti a tavole d'oro. Se sorge un dissidio precipitano gli ospiti, vilipesi e oltraggiati negli abissi notturni, e invano aspettano in ansia, legati nelle tenebre, un equo giudizio. Ma quelli, quelli restano in eterni festini, a tavole d'oro. Muovono il passo da montagna a montagna, a loro da fonde voragini vapora il respiro di soffocati Titani, simile a odori di vittime, una nube leggera. Distolgono i dominatori l'occhio benedicente da stirpi intere, e schivano di vedere nel nipote i tratti un tempo amati dell'avo, che parlano muti. Così cantavano le Parche! Ascolta il proscritto in caverne notturne, il vegliardo, i canti; pensa ai figli e nipoti e scuote la testa.