The storm hath passed;
I hear the birds rejoice; the hen,
Returned into the road again,
Her cheerful notes repeats. The sky serene
...
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Fruit of the fear! ! Thanks for sharing this poem with us.
Great poem by a great poet. Rich with strong words it gives a magical feeling.10+++
An excellent write. The feelings we mortals feel is aptly described the calm after the storm.
One of my favourite poems. The relief of having survived a storm means all normal things are suddenly wonderful
Storm scribbles mind bringing sorrows, pain and agony with destruction. But storm does not last for long and goes back. After storm life returns into the road again and birds rejoice through chirping. Nature becomes graceful and heavenly happiness appears to build new life on Earth. With happiness human race offer prayers to God. This is an outstanding poem very nicely penned...10
Such a comforting poem........ Thanks for posting and translating...
Here is the original Italian text: XXIV - LA QUIETE DOPO LA TEMPESTA Passata è la tempesta: Odo augelli far festa, e la gallina, Tornata in su la via, Che ripete il suo verso. Ecco il sereno Rompe là da ponente, alla montagna; Sgombrasi la campagna, E chiaro nella valle il fiume appare. Ogni cor si rallegra, in ogni lato Risorge il romorio Torna il lavoro usato. L'artigiano a mirar l'umido cielo, Con l'opra in man, cantando, Fassi in su l'uscio; a prova Vien fuor la femminetta a còr dell'acqua Della novella piova; E l'erbaiuol rinnova Di sentiero in sentiero Il grido giornaliero. Ecco il Sol che ritorna, ecco sorride Per li poggi e le ville. Apre i balconi, Apre terrazzi e logge la famiglia: E, dalla via corrente, odi lontano Tintinnio di sonagli; il carro stride Del passegger che il suo cammin ripiglia. Si rallegra ogni core. Sì dolce, sì gradita Quand'è, com'or, la vita? Quando con tanto amore L'uomo a' suoi studi intende? O torna all'opre? o cosa nova imprende? Quando de' mali suoi men si ricorda? Piacer figlio d'affanno; Gioia vana, ch'è frutto Del passato timore, onde si scosse E paventò la morte Chi la vita abborria; Onde in lungo tormento, Fredde, tacite, smorte, Sudàr le genti e palpitàr, vedendo Mossi alle nostre offese Folgori, nembi e vento. O natura cortese, Son questi i doni tuoi, Questi i diletti sono Che tu porgi ai mortali. Uscir di pena E' diletto fra noi. Pene tu spargi a larga mano; il duolo Spontaneo sorge: e di piacer, quel tanto Che per mostro e miracolo talvolta Nasce d'affanno, è gran guadagno. Umana Prole cara agli eterni! assai felice Se respirar ti lice D'alcun dolor: beata Se te d'ogni dolor morte risana.
What confort these words bring when we feel we are at the mercy of nature
I'm not rotting next to him He stole two of my chicken's.. iip.. James